Fenomenologia dei tuttologi nella danza

#Divertissement
manuale di sopravvivenza per insegnanti di danza
– Episodio 7 –

Parliamo oggi, egregi lettori, di un argomento spinosissimo che ha la facoltà di accendere polemiche come le luci a Las Vegas.

Alzi la mano chi ha sentito frasi come:

“Mia figlia è portata nel moderno, è una che si muove, balla sempre in casa, non è adatta a danza classica”.

 “L’esaminatrice non capisce niente, è chiaro come il sole che mia figlia è più brava di quello lì che non fa mai niente e ha preso un voto più alto”.

 “Lui è un maschio, è forte in hip hop”.

 “Lei è proprio una ballerina, guarda com’è aperta e smollata”.

 

Sentenze di genitori convinti che siano verità assolute, evidenti come la luce del sole: chi glielo dice alla mamma della figlia che “si muove” che lei comunque voleva il tutù, e a quella dell’esame che dovrebbe andare ad accendere un cero a Lourdes solo perché l’ha passato per miracolo.

E al maschietto che essendo maschio deve fare in automatico hip hop glielo svelo che non tutti gli italiani sanno suonare il mandolino, che gli inglesi bevono anche l’acqua oltre il thè o che per parlare spagnolo non basta aggiungere la s alla fine? Meglio di no, potrei sconvolgergli l’esistenza.

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Ragazzi! Ma poi c’è l’allieva dei sogni, tutta “aperta”, flessibile, “elastica”, che si apre e chiude a sedia sdraio insomma, cosa volete di più voi insegnanti, che state sempre a lamentarvi?

Io, ogni tanto, vorrei spezzare una lancia a favore del gruppo “cozze anonime”, quelle che quando le tue compagne sono in frontale a 190 gradi o con il piede che in attitude derrière gli gratta il mento e tu sei lì che da seduta a gambe stese non riesci ad allungarti e toccare i piedi con le mani.

Il contorsionismo è molto in voga quando nasci in spaccata…

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ALT!

Sì, lo so, le mie allieve puriste ora partiranno con il “Ma Giusy, ma ci dici sempre che si dice STACCATA”.

Va bene va bene, mea culpa…ma è proprio questo il punto…LA CONOSCENZA, questa sconosciuta.

Sapere che il termine tecnico è CAPOVOLTA e non CAPRIOLA non vi cambia la vita ma vi arricchisce dentro. Diffondete il Verbo!

Sappiamo bene quanto le extraflessibili, di base siano tutte storte e per cesellarle ci vuole quasi più lavoro che con quelle “chiuse” ma “lavorabili”.

Mamme che han fatto danza da piccole e quindi sono automaticamente esperte di danza, genitori che vanno a vedere spettacoli di danza una volta all’anno (se c’è il saggio, ovvio) e diventano critici coreutici.

In effetti l’altro giorno sono stata allo Zoo e guarda un po’…oggi sono un Panda.

L’apice non lo abbiamo ancora toccato. I tuttologi della danza sono ovunque, sono fra noi…e tantissimi sono TAFKAB The Artists Formerly Known As…Prince, pardon, BEGINNERS: sono gli aspiranti insegnanti che per ottenere un pezzo di carta per aprire una palestra o una scuola di danza, frequentano e alimentano il mercato di questi corsi per corrispondenza o quelli super Intensive di due weeks, no una week, no due giorni, facciamo due ore…vabbè ti mando il diploma ma poi metti il mio marchio. E comunque so’ quattrocento euro e sei abilitato ad insegnare anche in Burundi.

Fattura?

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Dal nuovo invasato istruttore zumbero, alla neolaureata alla Scala di casa sua, alla pluri-insignita con lode che sfoggia insegne con su scritto Royal ACCADEMY con due C, alla fine quella mamma che ti ha tolto la figlia dai corsi perché non la tenevi in prima fila e che va in un’altra scuola dove le concedono di fare la First Lady, è il male minore: per strada incontra allieve che vengono da te e chiede loro di mostrargli il collo del piede così può consigliare se passare o meno nella nuova scuola, se è a livello, se è idonea.

Lei SA.

Non vi abbattete, niente rabbia: in fondo stiamo parlando di gente che parla e scrive correntemente di SCIMMION e lezioni di IPOP. Quelli che poi trovano l’anima gemella nella scuola di quella tizia che una mattina balla nella sua camera e una settimana dopo è coreografa di modern dance con diploma riconosciuto dalle Galassie Unite.

Non c’è partita.

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3 Comments

  • Articolo coraggioso Giusy, finalmente qualcuno che inizi a segnalare i corsi di danza di istruttori con dubbia esperienza. Bisogna educare le persone in modo che le scuole di ballo che offrono insegnamenti di qualità rimangano una scelta consapevole per le persone che si avvicinano a questo bellissimo mondo.

  • buonasera,fortunatamente le tipologie di insegnanti descritte(e relativi genitori) le abbiamo tutte concentrate nel raggio di quindici kilometri:nemmeno un uovo è così denso.
    Sempre per fortuna non solo il mondo della danza è così,ma anche le altre realtà sportive.
    Saluti sportivi

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